mercoledì 4 settembre 2013

Se fossi...

Stamattina recandomi al lavoro, dopo aver già fatto mille cose, tra cui portare Viola all'asilo tra no e urla (benedetta sia Angioletta la sua tata al nido!!), mi imbatto nella scena di un uomo in sedia a rotelle, accompagnato da una donna. Ero all'attraversamento dei binari, in una piccola via che tagia la ferrovia, in direzione del corso. Non sapevano dove passare. No marciapiede, strada dissestata. E la gentil conducente che cercava di muovere la carrozzina tra le buche, ha dovuto per forza di cose invadere la strada, sulla mia corsia. Al che mi fermo e li lascio passare. L'uomo sorride e fa un cenno di ringraziamento, per aver pazientato. Questa è dignità vera, la sua intendo. E da li é partito il mio pensiero: e se fossi stata io quell'uomo? Avrei imprecato contro tutti quelli che pensano solo a sè. Alle proprie gambe. E se uno non ce la fa, è diverso da me, affar suo. Avrei pensato che nessuno o pochi si interessano di marciapiedi senza scalini e strade per giovani atletici. Peró lui mi ha sorriso e ringraziato e questo è il lieto fine.
Fine

1 commento:

  1. ma chi lo sa, poi, magari funziona così per queste persone: perdono qualcosa di "vitale", ma la vita gliela restituisce sotto forma di dose massiccia di dignità. Una specie di baratto. Anche a me viene una rabbia folle quando vedo queste cose, e purtroppo gli incivili non accennano a diminuire, anzi. E, come sempre, a noi il compito di insegnare ai nostri figli il rispetto e l'intelligenza, forse loro ci riusciranno a cambiare davvero qualcosa. Io ci credo! baci

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