lunedì 28 gennaio 2013

Il bello di sapere

Non ho mai avuto paura di cercare la verità. Perchè una volta che la guardi in faccia, poi non fa più paura, anzi ti piace cercarla ancora, e sempre. In qualunque campo o situazione. Per esempio, con la nascita delle bimbe, ho iniziato (con l'aiuto e il supporto fondamentale di mio marito - questo particolare mi dispiaceva ometterlo) ad interrogarmi sulle cure mediche, a partire dalle primissime, ovvero i vaccini. Farli, non farli? Antibiotico si o no, quando e quanto? E via dicendo... Finchè, leggi che ti leggi, parla che ti parla...ho scoperto il "sovversivo"mondo dell'omeopatia (si perchè oggi l'omeopatia in Italia è considerato un metodo sovversivo di guarire), passando per l'osteopatia e la reflessologia. E tutto ad un certo punto inizia a chiarisi di più, capisco i legami tra le cose, e arrivo a pensare che davvero siamo esseri vitali con una potenza fortissima, il più delle volte inespressa. Non è il fatto di guarire, non guarire, tachipirina o granuli omeopatici. L'omeopatia è come un constringerci a pensare che siamo un tutto, e non un organo solo, siamo una complessa macchina di reazioni fisiche ed emotive super in connessione tra loro, e in connessione a loro volta col resto dell'universo. È un fatto anche di fisica, innegabilmente. Quindi perchè non tornare a sentrsi davvero parte di un Universo complesso, e non solo umani caduti sulla terra per caso. Dobbiamo ritornare a prenderci cura di noi stessi, guardandoci e osservandoci ogni giorno. E rispettando il nostro habitat.
In questo mese sto seguendo un corso di omeopatia, per questo parlo così, e ne sono davvero affascinata. Soprattutto perchè propone un modo di pensare alla nostra vita in maniera un pò diversa, ma così semplice alla base, che non può che esser vera. Forse cambierò idea, forse no, la cosa certa è che inizio a documentarmi e leggerò ancora perchè conoscere è davvero l'unica cosa da fare per saper scegliere. Quindi preparatevi, qualcosa che imparerò al corso sarà oggetto di qualche post ancora! Contente?

giovedì 17 gennaio 2013

Quando ti sei accorta che...

Che il mondo dei "grandi" non era la roccia salda, sicura e infallibile che ti eri immaginata. Immagino sia capitato anche voi. Non ricordo bene l'età o il periodo, ma è successo. E non parlo della contestazione giovanile, tipica dell'adolescenza, punto fondamentale per la creazione della nostra identità di persone adulte. Parlo di quando ti accorgi che i tuoi punti di riferimento un pò barcollano, ti rendi conto che gli errori di azioni o pensieri fanno parte della vita di tutti, anche di quegli adulti che credevi invincibili e infallibili. E così inizi a ragionare con i tuoi mezzi e solo quelli, assumendoti rischi di passi falsi, errri, dolori, ma anche soddisfazioni estreme e senso di libertà. Quando riesco a fare di testa mia, a costo di scontrarmi o deludere i senior (per cosî intendere la categoria di adulti che in qualche modo ci accompagna durante la vita) mi sento davvero libera e viva, e, come si dice, con tutta la vita davanti.
E voi, siete rimaste deluse o ne avete tratto beneficio da questa scoperta? O forse entrambe le cose?

domenica 13 gennaio 2013

Vita

E questo post non posso fare a meno che dedicarlo alla mia piccola grande donna. Alice oggi ha compiuto 3 anni e questo è per me bellissimo e commovente. Tre piccoli anni che guardano al mondo con entusiasmo e gioia, con amore pure; e istinto. Se sappiamo davvero guardare negli occhi i nostri figli, senza paura, possiamo capire un pò di noi, del genere umano, della vita. È fantastico vedere come un'identità così piccola e indifesa cresce ogni giorno, trasformandosi, arricchendosi, complicandosi.
Chi di voi ha steggiato da poco il compleanno di suo figlio/a, o nipotino/a e ha sentito un misto tra gioia e commozione?

venerdì 11 gennaio 2013

Reclusioni di corpi e di menti

E questo è l'ultimo libro che ho letto. E mi ha davvero dato tanto da pensare. Intenso, coraggioso, a tratti duro, ma vero. Storie di reclusioni di diverso tipo, che sembrano incredibili ma che accadono davvero,  e che mostrano quanto ancora la nostra libertà sia spesso reclusa, appunto. Da una moltitudine di fattori (azioni, emozioni, cultura, pensieri, persone, scelte, ...) che ci costringono a smettere di guardare dentro di noi per "andare avanti" e non voler vedere il vero.
Il finale in positivo c'è, se lo sappiamo e vogliamo interpretare. Perchè tutto può ancora cambiare, in ogni istante, se solo ci sembra di non essere felici, o libere.
Grazie a Marilde Trinchero per aver narrato storie così, questo è un libro che ogni donna dovrebbe leggere, per capire che non siamo sole, che possiamo essere aiutate se le cose si son messe male, se stiamo soffrendo, anche, e soprattutto, se ci sembra impossibile. Condividere esperienze altrui ci fa sentire meno sole, e, a volte, può aiutarci ad uscire dal nascondiglio in cui ci siamo ficcate;-)
Quindi il mio consiglio è: leggetelo!

martedì 8 gennaio 2013

E infine...

E infine me la sono beccata pure io. Un bella influenzona di quelle pesanti pesanti. Poca febbre, tanto catarro da naso e gola, tanta spossatezza e una faccia che sembra mi abbiano picchiata. Domani dovrei stare un pochino meglio e riprendere la mia vita di sempre, che avevo messo in pausa dall'inizio delle vacanze-reclusione. Dopo un pò di giorni di vita da casa, ho davvero voglia di tornare la fuori, coni miei ritmi e le mie aspettative. Sto pensando a tutti i propositi di questo anno nuovo, e mi impegnerò con tutta me stessa per fare sempre del mio meglio.
Alice tra poco compirà 3 anni e davvero non mi pare vero. Lo so, lo dicono tutti i genitori, ma in fondo tutti possiamo dichiararlo: il tempo vola. Quindi, perchè aspettare?
Vi è mai capitato di aspettare a lungo di dire / fare qualcosa e poi il tempo è stato più veloce? O pensate che comunque, ci sia sempre ancora tempo?

giovedì 3 gennaio 2013

Vacanze malate

Rieccoci ad Alba!il silenzio di questi giorni è coinciso con le tanto attese vacanze natalizie. Siamo partiti alla volta di Cervinia con bimbi e amici. Peccato però che Cervinia l'ho vista poco poco: appena arrivati Alice ha preso una bella influenza con bronchite, e quindi reclusione in casa. Per fortuna eravamo in compagnia, così un pò di festa l'abbiamo fatta, tra antibiotico e tanta nanna. A 3 giorni dalla partenza, quando Alice era in fase di ripresa...ta tan! Se l'è beccata, ovviamente, anche Viola. Quindi abbiamo deciso per il rientro anticipato, casa dolce casa.
Nonostante tutto per me è stato un bel inizio anno in compagnia, all'insegna del salame e del buon vino;-), con vista sul cervino, dal balcone. E non è poco se devi stare in casa tutto il giorno!!
La cosa che mi è dispiaciuta di più è stata che Alice non ha potuto giocare con la neve e fare il tanto atteso pupazzo di neve, aveva portato tutto l'occorrente in una borsetta che per lei era sacra, con bottoni, cappello e sciarpa. Mi sono commossa quando mi ha detto "mamma, non possiamo andare a casa, devo ancora fare il pupazzo di neve..."
Per fortuna sono tante le cose che rendono felice un bambino. Così ho virato su altre cose che avremmo potuto fare ad Alba, e lei si è convinta. Ora aspetto che guarisca Violetta, e lunedì si riparte con il solito tram tram. 
E voi? Come sono andate le vacanze?
Ps. Buon anno!