venerdì 26 ottobre 2012

Sono o no una brava madre?

Oppure..."saprò essere una buona madre?" (versione per le incinte!) Questa credo sia una delle domande che ogni mamma del mondo, almeno una volta nella vita,  se la fa. Punto. Al che scattano tutta una serie di indagini personali e introspettive, mille domande più o meno stupide, che vorrebbero arrivare ad una lista di cose che si dovrebbero fare per essere mamme ok. Poi capisci che la lista non esiste e nessuno ha la verità in tasca.
Poi esci di casa e accade sempre qualcosa nell'interazione sociale che ti stimola a farlo ancora: guardi cosa fanno gli altri e vedi cosa fai tu. E fin qui, direi ci, sta, dicesi confronto
Ma c'è di più. I consigli, più o meno richiesti, il "dovresti fare",  "una mia amica mi ha detto", "mia madre sostiene" "mia sorella dice" il pediatra pensa che",  e...se mia nonna se avesse le ruote sarebbe una jeep.
Tutte queste informazioni spesso mi hanno messa in crisi, così ho deciso:  ascolto tutti e poi, alla fine, faccio cosa reputo più giusto. Assunzione di responsabilità. Dopodichè pane, amore e strategia.

Ma c'è una domanda che più mi resterà nella mente e che le persone sconosciute mi hanno rivolto più spesso: "allatti tu"? Dentro di me avrei voluto rispondere "scusa, ma a te, chette frega?" non vi sembra una domanda un pò intima per abusarne a livelli così sconsiderati? In realtà rispondevo "no, non ne avevo" senza alcun tipo di senso di colpa. Ci mancherebbe.
È capitato anche a voi? Mi dite la vostra "domanda del secolo" o "super consiglio" se avete avuto la fortuna di riceverne.

14 commenti:

  1. Concordo in pieno. La vera sfida e' arrivare al punto in cui tutto quello che viene detto, consigliato(almeno consiglio che NON abbiamo chiesto e che NON arriva da persone qualificate come medici,psicologi ecc.)non ci facciamo caso, con un sorriso diciamo grazie...e poi andiamo avanti con le nostre scelte - responabili, ma proprietari di essi.Sto gia preparandomi - anzi, armarmi - con i miei studi scientifici per quello che io ritengo giusto nei primi mesi della vita del bambino, per combattare la valanga di osservazioni quando arriva il pupo, magari faccio meglio a fregarmene...sorridere e dire grazie e poi fare i cavoli miei. A volte pero', la gente si dimentica delle sensibilita' e le difficolta' della vita. Non avendo ancora figli, ma aspetto uno, posso dire che mi e' capitato una cosa prima di essere incinta che mi e' rimasto veramente terribile. Una signora mi ha chiesto, "Hai figli?" Rispondo, " No" (Non mi sentivo di placarla con il solito.."Non ancora!"), e lei..."Ah ma non li volete?" che tipo di domanda e' quello!? E lei cosa sa di noi - puo darsi che avevo appena abortito spontaneamente, oppure che proviamo da anni senza riuscire, o che non sono piu fertile dovuto a una malattia, o qualunque cosa ecc...ecc.ecc....C'e' tanta gente che non pensa prima di pensare. Che non si mette mai nei panni degli altri. Facciamo bene a tacerci a volte, osservare quanto sono belli i bambini, che sorridono, che camminano, che giocano...e lasciare tutto il resto nelle capace mani dei genitori propri! Bel post Francesca!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sara! E grazie per il tuo post...come vedi siamo in sintonia;-) e cmq l'idea del post è venuta anche dopo il nostro pomeriggio insieme da me. Sono contenta che metti già il cappottino, è veramente da mamma top!;-) appena ritrovo l'altra borsa ti avverto...non l'ho ancora trovata, ma da qualche parte c'è. Ti dico qualcosa la prossima settimana!
      Baci

      Elimina
  2. ho combattuto queste domande (da madre) per molto tempo, la pensavo come te e in parte lo penso ancora perchè è ovvio che c'è gente che vuole solo "mettere il becco" come si suol dire. Però poi mi è capitato di sentire la mia voce fare queste stesse domande ad altre neo mamme, mi si è gelato il sangue, come a dire "oddio sono proprio io che sto dicendo questo? questo che ho sempre odiato?" E allora ho in parte iniziato a vedere le cose da un altro punto di vista ed è servito anche molto per capire me stessa. Una domanda come "allatti tu"? può essere davvero molto più innocua di quello che ti sembra. Per me ad esempio serve per sapere che tipo di vita sta vivendo quella donna, perchè mi sento vicina a lei, perchè da allattare al seno a non allattare al seno passa una grande differenza PRATICA, punto. Non c'è niente dietro, non c'è niente di meglio o di peggio, le cose vanno in un modo o nell'altro, punto. Però è molto diverso per cui mi è capitato di avvicinarmi ad una neo mamma e fare questa domanda giusto per capire cosa sta vivendo, se posso esserle utile, se posso essere "empatica" nei suoi confronti, se stiamo vivendo qualcosa di simile e ci possiamo "abbracciare". E allora ho pensato che forse certe domande ci sembrano piene di dietrologie perchè le dietrologie (sensi di colpa, paranoie) le abbiamo già nella testa ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Bello sentire una voce nuova sul blog! E grazie per il tuo post. Cndivido con te che chiedere sul tipo di allattamento ad una madre sia una domanda di per se innocua. In fondo è una cosa che tutte, in un modo o nell'altro, facciamo per molti mesi, i primi di un fantastico viaggio chiamato vita. Però trovo sia una domanda anche molto intima, che racchiude intorno a sè molti significati, differenti per ciascuna di noi, e magari non in tutti i momenti della nostra giornata, o con qualsiasi persona, sono disposta a parlarne.
      E condivido al 100% con te che, nel caso specifico dell'allattamento, non ci sia nulla di meglio, o peggio, è semplicemente una differenza pratica.

      Elimina
  3. Forse c'entra anche il carattere e la personalità di ciascuna di noi. In ogni caso continuo a pensare che la domanda fatta per strada o alla cassa di un supermercato, fatta da una sconosciuta, in una giornata che magari era andata storta o anche giusta, abbia un pò dell'invadenza. In realtà mi piace condividere, e il blog ne è una prova, emozioni e pareri. Mi piace un sacco incontrare le mie amiche mamme ( e non), scambiarci consigli, condividere emozioni ed esperienze. Anche le più difficili. E alla fine mi sento sempre capita, anche se le opinioni possono essere a volte discordanti. E di questo vi ringrazio amiche mie. Quindi dico ufficialmente si alle domande, senza ledere però mail'intimità di ognuna di noi che, oltre ad essere mamma, è anche donna.

    RispondiElimina
  4. Sono o saro una brava mamma?bella domanda fra..molte volte mi sono fatta questa domanda e credo che piu andrò avanti e piu me la faro...a me personalmente le varie domande soprattutto quando Giulia era piu piccola mi facevano star male probabilmente perche ero insicura...e che male c e?non nasciamo mamme,lo impariamo e soprattutto per me apprendiamo quale puo essere il modo migliore per noi e per i nostri bimbi dagli errori che facciamo e che faremo, credo sia tutto normale quando e fatto con amore....la domanda piu tremenda per me era allatti tu?perché si e una domanda molto intima e perche dietro a quella domanda sentivo sempre critiche mai comprensione per una scelta (la mia) molto sofferta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ire, bel post. Il tuo modo di parlarne mi piace un sacco. Se ci pensi è strano, chi avrebbe immaginato che un giorno avremmo parlato di ste cose? Dai pampero al pampers, come recita il titolo di un libro realmente esistente!
      E invece eccoci qui, mamme più che mai! Ahaha
      La scorpacciata di funghi oggi top. Anche se adesso arranco! Notte

      Elimina
  5. Comunque il post nasceva sulle domande assurde, quelle che noi reputiamo tali. E poi ci siamo perse nell'allattamento! Avremmo capito qualcosa in più? Chisså, intanto ne abbiamo parlato. Detto ciò, ho deciso, inizio a leggere 50 sfumature di grigio, che mi ha passato mia sorella. Pareri discordanti, crtitica spaccata in due (o più). Voglio dire la mia, ma prima lo devo leggere.
    Vi terrò aggiornate;-)

    RispondiElimina
  6. bel post Fra! tanto per uscire dal "ramo allattamento", la domanda più gettonata nel mio caso è: ma come lo chiamate in casa il bambino? perchè Carlo Alberto è davvero un nome lungo, DOVETE trovargli un soprannome! ma come DOVETE? a me piace il nome lungo, gliel'ho messo apposta, e io lo chiamo Carlo Alberto. Avessi voluto un nome corto, l'avrei chiamato Ugo. Comunque, scherzi a parte, non mi pronuncio su allattamento e compagnia bella, perchè io nei primi mesi avrei voluto girare con una maglietta con su scritto "il bambino non si è attaccato, prende il biberon, va tutto bene, grazie". Ciao cara, a presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Anna! Era un pò che non ti sentivamo, dicevo con Ire, e devo dire che il tuo post lo dimostra: ci sei mancata! Mi fai un sacco ridere, l'idea della maglietta era venuta anche a me! Ahahahahe poi la diatriba sul nome lungo...fantastica. In effetti Ugo avrebbe evitato la domanda sul soprannome, anche se, ne sono certa, qualcuno avrebbe finito per chiamarlo Ughino, o Ughetto (e no, Ugo è così corto...);-)
      Senti mare questo week end di ponte? Noi credo di si...baci

      Elimina
    2. Eccomi, in effetti ho praticato una settimana di totale astinenza da internet, perché sono andata al mare con Carlo Alberto e i cuginetti. E qui sorge una domanda: mamme con più di 1 figlio...MA COME FATE?!? È davvero bello vedere più bimbi insieme, però sticavoli che fatica! Sono distrutta! Va beh, comunque sono tornata, ma purtroppo Ricà è partito e sta via sino a metà novembre, quindi niente mare per un po'. Però vorrei organizzarmi per venire un pomeriggio ad Alba la prossima settimana! Bacioni

      Elimina
    3. e' vero!!!! mi ero dimenticata della tua permanenza al mare coi nipotini! immagino la tua settimana rilassante al mare :-) Io personalmente MI FACCIO AIUTARE!! sennò impazzisco. Probabilmente ci sono anche quelle che ce la fanno da sole...e a loro vanno i miei più sentiti complimenti!E dico sul serio!
      Ti aspettiamo ad Alba allora, ci vediamo a casa di qualcuna così i bimbi giocano! baci

      Elimina
  7. Cara, tocchi un tasto dolente. Proprio ieri sera una persona si è sentita in dovere di illustrarmi - seppur io non abbia ancora figli - come si allevi il figlio perfetto, nel caso in cui decida di farne. Nemmeno da dire che non ero d'accordo nemmeno su una parola (tipo una congiunzione anche solo, no). E che non so con quale forza miracolosa mi sono trattenuta dallo sbottare. Mah!
    Comunque, vedo che c'è stata qualche evoluzione nel blog :-)
    Brava!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Adri, mancava il tuo post. E sono contenta che tu abbia visto una prima piccola evoluzione, volevo dirtelo ma tu l'hai subito notata: una vera professionista, e amica! :-) grazie
      E poi senti, la coincidenza di ieri?? che storia! In pratica abbiamo le prove: queste cose accadono, ci sono persone a cui piace indicare la retta via, il giusto modo, la vera verità. Persone che vogliono scaricarci addosso il loro ego. Ma ce ne sono anche altre, e credo anche che siano di più! a presto

      Elimina